Fu
l'unico, strenuo difensore di Marina di Melilli contro i soprusi
dell'ASI e i selvaggi inquinamenti di cielo terra e mare provocati
dallo stabilimento ISAB, insediatosi nella zona "abusivamente" dopo
aver elargito bustarelle a politici e giornali.
Era l'ultimo abitante di Marina di Melilli e fu
brutalmente assassinato
Salvo Maccarrone
(13 giugno 2006)
PRIOLO - 13 giugno 1992 - 13 giugno 2006. 14
anni fa, nella notte tra il sabato e la domenica (12-13 giugno 1992)
veniva brutalmente assassinato, con il metodo mafioso dell'
incaprettamento, l'uomo simbolo di Marina di Melilli. Un omicidio
che rimarrà avvolto nel più impenetrabile mistero e a cui seguiranno
due lunghi processi che, nell’ottobre del 1996, culmineranno in due
mezze verità, quando verranno inflitti 25 anni di carcere ad un
priolese scomparso (forse vittima della “lupara bianca”).
Giornale di Sicilia, 02 ottobre 1996
I giornali del tempo
parlarono di "sentenza salomonica" (fare uscire fuori dal
processo i vivi e accusare un giovane scomparso), che
certamente non rende piena giustizia alla terribile
esecuzione mafiosa e alla significativa figura di Salvatore
Gurreri. Il movente del delitto “ a scopo di rapina” ai più
è sempre apparso alquanto traballante poichè Salvatore
Gurreri viveva di misera pensione in un modestissimo
casolare in riva al mare. Occorrerebbe dunque rivisitare il
processo e scovare la verità. Peraltro sarebbe anche
oltremodo interessante rileggere con più attenzione i tanti
documenti-denuncia prodotti in diversi anni dal magnifico
ultra ottuagenario e da cui traspare anche quella sua grande
natura combattiva, che lo resero inviso a parecchi potenti
del tempo e, in particolare, ad alcuni personaggi
dell'industria.