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Biamonte scrive al sindaco: "Annulli l'indizione referendaria sulle compensazioni"
Al Sindaco del comune di Priolo Gargallo Sig, Antonello Rizza Al Presidente del Consigio di Priolo Gargallo Sig,Orazio Valenti Il sottoscritto consigliere comunale Alessandro Biamonte, portavoce dei consiglieri comunali: Biagio Cardillo, Giuseppe Menesello, Maurizio Lombardo. Chiede all’Amministrazione Comunale, di negare qualsiasi volontà, di indire un nuovo referendum popolare per sentire la popolazione interessata circa i benefici scaturenti dalla costruzione dell’impianto di rigassificazione, progetto della Ionio Gas srl. Visto il parere negativo da parte del dirigente Generale Avv. Rosanna Interlandi e del Dirigente Dott.Antonino Cuspilici alla realizzazione dell’impianto nella zona prevista. Un Referendum comporterebbe un inutile dispendio di denaro pubblico. Allego alla presente copia della relazione dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente di PALERMO Regione Sicilia.
NOSTRO COMMENTO Tutto questo alla luce del PARERE NEGATIVO al rigassificatore espresso dal Dirigente Generale dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, avvocato Rossana Interlandi con il conforto tecnico di un altro illustre dirigente dello stesso assessorato, dott. Antonino Cuspilici. In sintesi, il parere negativo al rigassificatore Ionio Gas, espresso dalla Interlandi verte essenzialmente sui pericoli mortali da esso rappresentato che si assommerebbero alla vetustà ed ormai acclarata insicurezza di tutti gli impianti circostanti che sorgono nell’area Erg Nord, scelta , da incoscienti, quale sito del rigassificatore.Quello del portavoce del gruppo di minoranza consiliare, Alessandro Biamonte, è un invito perentorio al sindaco per chiudere la vicenda rigassificatore e iniziare così una nuova era fatta di bonifiche e valorizzazione delle risorse culturali e naturali del territorio priolese.
Abbiamo visto tutti la brutta figura che il sindaco di Priolo, Antonello Rizza, ha fatto a Palermo nonostante quella sorta di “delirio di onnipotenza” che lo aveva pervaso quando il 26 novembre 2009, nell’aula consiliare del Centro Diurno Anziani, aveva fatto intendere come lui fosse al centro del mondo e con un potere contrattuale con la Ionio Gas che gli aveva concesso “compensazioni”.
Ma è stato lui stesso poi a constatare quanto ininfluente sia stata tutta quella sua prosopopea in sede di Conferenza dei servizi. Parole gettate ad arte in faccia alla gente nel tentativo di incantarla e ricostruirsi così una nuova verginità dopo i grossi sbagli in cui è incappato.
Parliamoci chiaro, adesso il sindaco, evitando di ripetere i grossissimi errori fatti in questo anno di sua sindaca tura (probabilmente perché consigliato male da certi sciacalli che gli stanno vicino per interessi economici personali) , deve convocare un consiglio comunale APERTO AL PUBBLICO (sino a questo momento Rizza ha mostrato paura nel confrontarsi con i cittadini-elettori che gli garantiscono uno stipendio mensile, ed ha preferito prodursi in melensi monologhi).
RITIRO DELLA DELIBERA INDIZIONE REFERENDUM Nella riunione consiliare deve immediatamente ritirare quella delibera-pagliacciata con cui indice una nuova tornata referendaria sprecando così ulteriori denari pubblici. Peraltro tale indizione referendaria risulta essere una grande pagliacciata in quanto non essendoci più in gioco alcun rigassificatore non si capisce bene a chi il sindaco e la sua maggioranza dovrebbe chiedere tali “compensazioni”.
RITIRO DELLA DELIBERA CHE INTENDE REGOLAMENTARE LE VIDEO RIPRESE IN AULA Non sarebbe male poi se il sindaco (tanto per riappacificare l’intero paese) facesse ritirare quell’altra delibera - pagliacciata che intende regolamentare, da incompetenti, le videoriprese delle sedute di consiglio comunale. Un regolamento redatto SOLO per colpire ferocemente il sottoscritto e ideato dal vicesindaco Giovanni Parisi che, da quello che abbiamo notato, sembra avere per noi un odio viscerale.
Non si può governare un comune difficile come Priolo con gli odi, i rancori personali o con le minacce continue. Si apra una nuova parentesi distensiva e si ripristini il giusto dettato dello Statuto Comunale di Priolo che è in sintonia con la libertà di informazione a 360 gradi e senza bavagli.