L'amore comincia con balli e canti e finisce con pene e pianti (Proverbio Popolare).
Fanghi Ias - 24 rinvii a giudizio - Tra questi anche il sindaco di Priolo Massimo Toppi, un sindacalista e un assessore provinciale
Lo smaltimento dei fanghi prodotti dal depuratore biologico Ias vede tra gli altri imputati, il sindaco di Priolo Massimo Toppi (nella foto), l'ex presidente dell'Asi Santi Nicita, il sindacalista Pasquale Garipoli, alcuni imprenditori priolesi Massimiliano Fazzina, Sebastiano Inturrisi, Salvatore Lombardo, Valentino Bosco e alcuni componenti priolesi del consiglio direttivo dell'Ias Giuseppe Di Marco e Vincenzo Iannė. Secondo l'impostazione accusatoria della Procura della Repubblica tutti devono rispondere di abuso di ufficio e concussione in ordine alle pressioni fatte per far revocare un appalto alla ditta Seram a vantaggio della societā Selmat a cui poi venne affidato l'incarico per settanta milioni di vecchie lire.
La decisione di rinviare a giudizio le 24 persone č stata presa ieri mattina dal giudice per l'udienza preliminare, Vincenzo Panebianco.
Ecco tutti i nomi delle persone rinviate a giudizio (alcuni sono ex amministratori del consiglio direttivo dell'Ias): Salvatore Burgo, Mario Blancato, Massimiliano Fazzino, Sebastiano Inturrisi, Salvatore Lombardo, Antonino Guglielmino, l'on.Salvatore Sanfilippo, il sindaco di Priolo Massimo Toppi, l'ex presidente dell'Asi Santi Niciti, Rao Rosolino, Giuseppe Genitori D'Arrigo, Giuseppe Di Marco, Sergio Galletti (attuale presidente Ias), Alfredo Immč, Vincenzo Iannė, Giovanni Maiorana, Valentino Bosco, Guido Marino, Sebastiano Battaglia (presidente Aics), Pasquale Garipoli (sindacalista), Concetto Siracusa, Paolo Fazzino, Giuseppe Quartarone (ex direttore Ias che ha chiesto il giudizio immediato) e Carmelo Spataro (attuale assessore provinciale).
17 febbraio 2007
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