Lo stupido parla del passato, il saggio del presente, il folle del futuro. (Napoleone Bonaparte)
Priolo: a proposito di interessi collettivi
L'ex assessore del Comune di Priolo, Massimo Spinello, disquisisce su interessi collettivi. "E' controversa e complessa la titolarita' di tali interessi - afferma Spinello - sia da parte del singolo cittadino che da parte di soggetti politici che nascono subito dopo essere stati scaricati e/o si allontanano perche' "non ci nesce nenti pa iatta".
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Un nostro lettore si interroga sullo stato comatoso in cui versa la spiaggia di Priolo
Un nostro navigatore si interroga:"La spiaggia e' un bene di tutti... non degli zulu che si accampano con ogni mezzo di fortuna e quant'altro... e in piu' non c'e' un solo priolese che fa nulla per cambiare questa situazione. Ma allora come facciamo a parlare di inquinamento se nessuno si cura di far pulire la spiaggia? Come si fa?".
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Augusta - Lettera aperta di Luigi Solarino all'assessore all'ecologia Perrotta sul Centro comunale di raccolta
"Per quanto riguarda il rispetto dell'ambiente - scrive Luigi Solarino - non accetto lezioni da alcuno, le faccio presente che su questo tema (raccolta differenziata ed incenerimento) ho personalmente organizzato diverse conferenze per informare i cittadini, di cui sono rispettoso; le ricordo quella del Prof. Federico Valerio ad Augusta e quella recente del prof. Paul Connett all'Universita' di Catania, dove intervennero numerosi amministratori dei Comuni di Siracusa e Catania e, specialmente quelli dei Comuni destinatari degli inceneritori, ma guarda caso Augusta, pur se ufficialmente invitata, non era rappresentata.
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PRIOLO, UN DRAMMA CONTINUO - 55 senatori della Repubblica descrivono gli "inquietanti disastri ambientali di Priolo", provocati in 50 anni da Esso, Montedison, Enichem, Isab Priolo, Isab Energy del Gruppo Erg, Sasol, eccetera
"La situazione di inquinamento diffuso dovuto a cinquanta anni di sfruttamento selvaggio dell’area (Esso, Montedison, Enichem, Isab Priolo, Isab Energy del Gruppo Erg, Sasol, eccetera) sono talmente gravi, da essere evidenti anche ad occhio nudo. Per diciassette anni il torrente Canniolo a Melilli ha scaricato liquidi tossici e fanghi neri nel mare, un tempo di un azzurro cristallino ed oggi di color brunastro. Marina di Melilli si e` trasformata in un paese fantasma, dove le case hanno lasciato il posto alle ciminiere ed i 1500 residenti sono stati «cacciati» dall’avanzare degli stabilimenti petrolchimici...".