Le promesse, in politica, si possono anche non mantenere, ma bisogna saperle fare (Roberto Gervaso).
La foto storica dell'uragano che colpì Marina di Melilli il 6 settembre 2005
Una foto per non dimenticare i grossi rischi sempre presenti nel triangolo industriale Priolo, Augusta, Melilli, ove gente di poco senno vorrebbe costruire un rigassificatore. In caso di incidente rilevante la potenzialità esplosiva del rigassificatore sarebbe pari a 55 bombe atomiche (Fonti: Brittle Power e Sandia report).
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07 agosto 2007 - Sicilia Invivibile - Dopo il misterioso inquinamento del mare di Priolo ecco che le chiazze di petrolio fanno la loro comparsa a Milazzo (Messina). Gli industriali respingono ogni addebito.
Allarme inquinamento anche nel Messinese ove gli industriali, con una sfacciataggine veramente unica, respingono ogni addebito. Ecco il testo della notizia pubblicata da "La Sicilia" web, il 7 agosto 2007: "Chiazze petrolio in mare, allarme inquinamento nel Messinese "MILAZZO (MESSINA) - Una larga chiazza di prodotto petrolifero nello specchio d'acqua antistante la Raffineria e la centrale termolettrica a Milazzo ha fatto scattare l'allarme inquinamento nell'area industriale. I comuni di San Filippo del Mela e Pace del Mela hanno subito chiesto spiegazioni ai gruppi industriali che operano nella zona".
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A Brindisi si va verso lo stop totale del rigassificatore
"Il ministero per lo Sviluppo economico ha inviato una nota alla società Brindisi Lng (British Gas) e agli enti locali brindisini nella quale si comunica l'avvio del procedimento finalizzato alla sospensione dell'efficacia dell'autorizzazione alla costruzione ed esercizio, rilasciata con decreto il 21 gennaio 2003, del terminale di rigassificazione di gas naturale liquefatto di Brindisi". A darne notizia è Salvo Sorbello, segretario provinciale del Mpa, il quale alla sua nota allega un articolo di stampa apparso a Brindisi.
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Roselina Salemi: "In coda per l'isola che non c'è - La sicilia di carta del commissario Montalbano seduce i turisti e rilancia gli affari"
Roselina Salemi, nota nel triangolo industriale della morte Priolo, Augusta, Melilli per il fortunato romanzo-indagine dedicato all'ex Marina di Melilli, dal titolo "Il nome di Marina", ritorna con un interessante articolo di costume pubblicato il 7 agosto 2007 dal quotidiano "La Stampa". La giornalista (nella foto a destra) si produce in una spietata catalogazione dei beni che fino a poco tempo fa furono della Sicilia ma che sono caduti nelle mani di nuovi e più rapaci colonizzatori di una delle più belle Isole del Mediterraneo ove tutto sembra essere in vendita, anzi...in svendita. Tutta colpa del commissario Montalbano? Nell'articolo Roselina Salemi fa anche un cenno alla battaglia vinta dai priolesi, andati alle urne in periodo di canicola estiva, per esprimere, massicciamente, il loro "NO al rigassificatore Erg/Shell". 08 agosto 2007