Allarme nube tossica
Nonostante i focolai fossero attivi
e la colonna di fumo nero visibile a
chilometri di distanza, la Erg
emetteva un comunicato affermando
che "l'incendio era completamente
spento". Appariva chiaro che la
notizia era falsa.
Alle 18.30 una grande nube di fumo
si innalzava in cielo ed era
perfettamente visibile anche a
decine di chilometri di distanza
evidenziando il rischio di una nube
tossica che potesse ricadere sui
centri abitati vicini alla zona
dell'incendio.
Nell’ambito dei protocolli
d’intervento di prevenzione, i
Sindaci dei Comuni di Priolo
Gargallo, (attraverso la rete di
altoparlanti che copre l'intero
abitato) e Melilli, mediante mezzi
dei Vigili Urbani dotati di
megafono, emettevano l’avviso alla
cittadinanza di restare al chiuso e
di non abbandonare la propria
abitazione. Analogo avvertimento è
stato diramato, alle 23,00 circa,
dalla Protezione Civile Comunale di
Siracusa nel quartiere "Scala
Greca", anch’esso mediante
automobili muniti di megafono.
Precedentemente alle comunicazioni
ufficiali, molti cittadini di Priolo
Gargallo e di Melilli si erano però
allontanati dall'abitato con le
proprie autovetture, causando code
ed intasamenti nelle vie di fuga
esistenti.
Il timore che la nube tossica
potesse determinare l'ordine di
evacuazione degli abitati si è
diffuso velocemente. Numerose
telefonate di cittadini sono giunte
ai centralini, anche del D.R.P.C. di
Siracusa, chiedendo conferma di tale
eventualità, ricevendo però chiare
smentite.
Nella serata, l'intervento congiunto
delle squadre dei Vigili del Fuoco
del Corpo Nazionale ed aziendali
Erg, avevano circoscritto
l'incendio. Alle 24.00 circa giunge
al C.C.S., istituito dalla
Prefettura di Siracusa un comunicato
dei Vigili del Fuoco che attestava
il contenimento dell'incendio. Il
comunicato era completato sia un
primo bilancio dei feriti (tutti
vigili del fuoco), che dalla
smentita della notizia Ansa,
relativa al ferimento grave di un
vigile del fuoco aziendale.
La situazione sembrava essere sotto
controllo, al punto tale che nelle
prime ore della mattina del 1
maggio, la società Erg emetteva,
dalla sede di Genova, un comunicato
stampa nel quale affermava che
“l'incendio sviluppatosi presso la
propria raffineria Erg Nord è
completamente spento”, malgrado il
focolaio fosse ancora attivo, ed una
colonna di fumo nero si innalzava
ancora nel cielo. |
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